Cosa sono i condilomi?
Si tratta di neoformazioni verrucose dall’aspetto simile alla cresta di un gallo, che tendono a confluire reciprocamente fino ad assomigliare ad un cavolfiore nelle forme più floride; tali escrescenze, chiamate appunto condilomi acuminati, si localizzano sulle superfici mucose e cutanee dell’area ano-genitale. Colpiscono sia l’uomo, con tipica localizzazione sul glande, sul solco balano-prepuziale, sul meato uretrale, lungo il frenulo e l’asta del pene, e in sede perianale e in canale anale, che la donna, dove interessano frequentemente la vulva, il terzo inferiore della vagina ed il collo dell’utero; comuni sono anche i condilomi nelle regioni perivulvari e perianali.
Qual è la causa? Come si trasmettono?
Riconoscono un’infezione da Human Papilloma Virus (HPV), virus a DNA. I condilomi rappresentano la manifestazione clinica dell’infezione virale, una malattia a trasmissione sessuale, piuttosto contagiosa e diffusa; è sufficiente il contatto cutaneo. Colpisce specialmente i soggetti immunodepressi e defedati per altre patologie.
Quali sono i sintomi?
La presenza di queste lesioni è spesso asintomatica pur potendo causare prurito a volte intenso.
Può trasformarsi in cancro?
E’ dimostrata la correlazione tra infezione da HPV, condilomi ed alcuni tipi di cancro, in particolare quello della cervice uterina e dell’ano. La probabilità di un’evoluzione cancerogena dipende dal sottotipo di papillomavirus responsabile della malattia; i tipi virali normalmente implicati hanno un basso grado di associazione a lesioni maligne, mentre i tipi 16 e 18 presentano un alto rischio di evoluzione neoplastica. Di seguito I genotipi più frequenti:
- alto rischio oncogeno: HPV 13, HPV 16, HPV 18, HPV 31, HPV33, HPV 35, HPV 39, HPV 45, HPV 51, HPV 52, HPV 56, HPV 58, HPV 59, HPV 68, HPV 73, HPV.
- probabile alto rischio: HPV 26, 53 e 66
- bassissimo rischio: HPV 6 e 11.
Come si fa diagnosi?
I condilomi hanno delle caratteristiche in genere facili da individuare, quale la crescita sulla pelle, a volte a gruppo, fino a somigliare a delle creste di gallo; tuttavia possono essere piani e la diagnosi si potrà ottenere con certezza solo con l’es istologico che definirà anche la possibile presenza di displasia (vedi: Il Cancro dell’ano).
Quale terapia?
Si usano in genere farmaci per uso topico contenenti Imiquimod 5%, o 5-Fluorouracile 5% (5FU), o acido tricloroacetico (TCA): vi è difficoltà nell’applicazione endoanale e possono dare bruciore fino al dolore. La terapia ablativa prevede l’Elettrocauterizzazione (diatermia), la coagulazione ad infrarossi o, con laser. Infine con il trattamento chirurgico che permette anche di effettuare un es istologico e la tipizzazione HPV. Secondo le linee guida SICCR43 per l’AIN c’è il livello di evidenza III con Grado di Raccomandazione C.